sabato 28 aprile 2007

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Um pouco de azul
um pouco de vento
um pouco de porto
um pouco de bacalhau
um pouco de verde
a cima de todo o Oceano
faz Portugal...

venerdì 20 aprile 2007

Scelte


La differenza nello scegliere o nel farsi scegliere sta nella predisposizione del soggetto che puo'essere piu' o meno contento di quello che ha scelto....

la maggior parte delle persone non ha problemi nello scegliere ,poiche' la loro vita non dipende da delle discussioni altrui, ma una minoranza di queste, limitati da pressioni esterne, possono avere difficolta' nel prendere la loro strada in maniera molto tranquilla e spenzierata.

Da cosa scaturisce tutto questo non lo so, sono delle cose che si sentono nella quotidianeita' e non vengono percepite dal grande pubblico.

E' un po' come una partita molto importante di calcio, dove alla fine il man of the match risulta quasi sempre un attaccante o in qualche caso il portiere quando fa delle parate strepitose,ma il lavoro oscuro di un centrocampista che magari durante l'arco dei novanta minuti ha rubato 800 palloni e fatto dei passaggi importanti non viene premiato come meriterebbe, ma elogiato come un qualsiasi attore di teatro che fa la parte di mangiafuoco nella rappresentazione di pinocchio!

Quello che vi volevo spiegare con questa mia metafora un po' complicata , visti i riferimenti un po' particolari, e' che non tutti riescono a ritagliarsi lo spazio che sognano nella loro rappresentazione della vita, c'e' sempre qualcosa all'esterno che si va ad inceppare nella ruota del carro...e per non fare accadere tutto cio' bisogna che da oscuro centrocampista si diventa treqquartista offensivo-fantasista,nel gergo calcistico, o semplicemente da rospo a cigno nel gergo dello zoo o animalesco... quindi miei cari incompresi o talenti non sbocciati della societa', se vi sentite cosi' strani dentro e non riuscite a cambiare la situazione perche' ormai e' quella, dovete fare delle scelte, giuste o sbagliate che siano, e rimarcare le vostre idee fino in fondo....you have a dream-you have a choice....non ricordo chi ha pronunciato queste parole, forse martin luter king o nelson mandela o kurt kobain...forse tutti e tre, tutti e tre avevano le loro buone ragioni....ma tutti le abbiamo! Quindi domani mattina, a partire dalla scelta delle mutande,cominciate a seguire quello che volete, e fate la vostra scelta, se mettere quelle a righe, quelle colorate ,quelle di cotone, quelle elasticizzate o i boxer di nylon....comunque ho scoperto che il mio numero preferito e' il 23, non perche' sono un fan di marco materazzi o di michael jordan, ma semplicemente perche' nel mio numero di cellulare si ripete per due volte.....finiamola con questa farsa e buonanotte a tutti ragazzi!!!!!!

mercoledì 11 aprile 2007

Gli anni '80

Lo scopo di questa missiva é quello di rendere giustizia a unagenerazione, quella di noi nati negli anni '80 (anno più, anno meno),quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna,non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia'90. Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamoideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamodire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelliche sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielodice.Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, asaltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati aiparchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefantee con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca leabbiamo avute dopo i 10 anni.Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e nonHalloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2...Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirciSentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora,vai a rivederli adesso, vedrai che delusione). Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli diGeorgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato conCristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. equelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessunavvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamovisto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime diCernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra(Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori lebasi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poicapirlo di colpo un 11 di settembre.Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunquealtro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.Siamo la generazione di Bim Bum Bam, diClementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo lagenerazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi ausare dei gettoni del telefono. Ci siamo emozionati con Superman, ET oAlla Ricerca dell'Arca Perduta.Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline dizucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball ("con CrystalBall ci puoi giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Volutrons, MagnumP.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman,Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma conl'ascensore.La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vannoinsieme.La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'annoè la favorita...L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchidella macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni. L'ultima generazione degli spinelli...Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi:viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senzaair-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi dimedicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senzacasco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni,tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite unoera grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere enessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi,dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto;bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua nonimbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavanoinseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo :) :D :PAbbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamoimparato a crescere con tutto ciò.Tu sei uno di nostri? Congratulazioni a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di crescere come bambini.