Si chiamava Sara Maranelli, ma a Bologna era conosciuta come «la fatina dei fiori» o «la nonnina dei fiori», un personaggio quasi leggendario che per 40 anni ha girato il centro della città, sempre vestita con abito, guanti e cappellino degli stessi colori dei fiori che vendeva.
La «nonnina», che avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 4 ottobre, è morta la scorsa notte al Policlinico Sant’Orsola, dove era ricoverata da qualche tempo per alcuni problemi cardiaci. Era nata nel 1926 a Castel D’Aiano, sull’Appennino, e pare che all’inizio della sua attività, negli anni Settanta, raccogliesse personalmente i fiori nei prati e nei boschi della zona. Poi raggiungeva Bologna in treno, dalla stazione di Vergato, e nello scompartimento preparava le composizioni floreali che vendeva, soprattutto nei ristoranti e nelle osterie del centro. Più di recente si era trasferita a vivere in un appartamento nel tratto pedonale di via D’Azeglio, e su di lei cominciò a girare la voce che avesse accumulato un patrimonio vendendo i fiori. Alla sua figura negli anni sono stati dedicati articoli su varie riviste e, più di recente, anche pagine di fan su Facebook.
Addio,fatina...